Confagricoltura Viterbo-Rieti: “Alla Regione il compito di contenere i cinghiali”
“Ritorno a scrivere di cinghiali un po’ sconsolato un po’ divertito da quello che sento e leggo da qualche tempo a questa parte – dichiara Remo Parenti Presidente Confagricoltura Viterbo-Rieti – Dopo che per anni abbiamo inutilmente denunciato l’invasione dei nostri campi da parte di codesti animali, la loro incredibile capacità di riprodursi ed il pericolo in prospettiva che essi avrebbero rappresentato non solo per noi agricoltori, ora siamo arrivati alla inevitabile e prevista evoluzione del problema, con incidenti stradali sempre più numerosi, agricoltori che hanno smesso di coltivare e abitanti delle città che se li ritrovano dentro casa. Mal comune mezzo gaudio? In realtà mai come in questo caso tale proverbio potrebbe essere più sbagliato, come altrettanto sbagliato sarebbe considerare il problema cinghiali ormai di pertinenza dei soli sindaci. Certo, ognuno deve fare la sua parte, ma trovo del tutto inutile che i sindaci catturino a costi proibitivi e con procedure complicate degli esemplari che, all’interno delle città verrebbero immediatamente sostituiti da altri che vivono a ridosso di esse. Da parte mia invito tutti a riflettere e ad agire in base alle proprie competenze e responsabilità. Alla Regione in particolare spetta l’onere di recepire la volontà parlamentare e di buona parte della popolazione oltreché di tutti gli agricoltori e di tradurla operativamente, dando il via alle azioni necessarie e indispensabili per contenere i cinghiali al di fuori e di conseguenza anche dentro i centri abitati. Confagricoltura non chiede necessariamente gli abbattimenti degli animali: per noi si possono sterilizzare, catturare, spostare, portare al mare in vacanza, qualsiasi cosa purché si faccia.”