Giornata mondiale della gioventù. Il Vescovo di Rieti scrive ai giovani del reatino
Di seguito la lettera che il vescovo Vito Piccinonna ha scritto ai giovani di Rieti, a conclusione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023:
“Non avere occhi se non per chi si ama. Mentre rientro con i miei giovani di Rieti da Lisbona in compagnia di diversi confratelli vescovi del Lazio con i propri giovani, con tanti bravi presbiteri, diaconi, religiosi, laici adulti, non posso che esprimere anche io il mio “grazie” per questa GMG, la prima che mi é data da vivere in una maniera diversa e tutta particolare. Tante impressioni mi porto dentro. E queste si fanno ringraziamento e motivo di impegno.
Da papa Francesco impariamo tutti quanti come Chiesa (e non solo) ad avere uno sguardo di preferenza, sì di preferenza. Perché i giovani da Francesco così si sono sentiti accolti. Questo sguardo ha preceduto le parole e ad esse ha dato consistenza e forza. Gli occhi del Papa erano tutti per loro, per i giovani. Così per loro che ciascuno, ascoltandolo, avrà potuto dire: sta parlando proprio a me!
Tutti gli altri eravamo in secondo piano, anzi pure noi riportati dal Papa davanti a loro per ripartire, per ricominciare, per rinvigorire una relazione che va saldata dentro la vita ordinaria. E non a caso Francesco ai giovani parla di radici (e non di foglie!) e di “radici di gioia”: sono i nostri genitori, nonni, coloro che ci hanno preceduto. Quanta verità in questa affermazione! Che bello sapere di aver avuto queste solide radici e come vorrei che per tutti fosse sempre vero! E per sdebitarci dovremmo diventare noi pure per gli altri radici di gioia, stando, stando significativamente nella partita della vita non come dei burattini ma come dei servitori gioiosi di vita. Mi hanno fatto tenerezza i tanti giovani con tutti i disagi che hanno affrontato in questi giorni. Vi confesso la mia tenerezza per loro.
Pensavo con commozione a quanti sacrifici hanno fatto tra viaggio, spese, più di qualche rinuncia. Erano lì, in ascolto. Era questione di vita!
Sono corsi anche loro in fretta. Come Maria. Forse non portando sempre una pienezza, come Lei, ma spesso un vuoto. L’ascolto di molti di loro mi ha provocato non poco. A dispetto dei sondaggi che li dipingono sempre in negativo credo che pure il vuoto portato in fretta in una esperienza così unica come la GMG racconti di una ricerca che non vuole fermarsi ma che ha bisogno anche di essere sostenuta anche da noi adulti.
Quanta cura ho visto tra loro, specie quando si trattava di portare assieme qualche coetaneo con qualche particolare difficoltà. Bravi!
Cari giovani, non stancatevi di continuare a cercare! E non smettete di prendere sul serio quei tre compiti a casa che Francesco nella Domenica della Trasfigurazione (!) ci ha affidato: brillare-ascoltare Gesù – non aver paura.
Cari giovani nelle parole forti e autorevoli del Papa sentite anche il nostro affetto, l’affetto dei tanti a cui sta a cuore la vostra vita. “Mandate indietro la sensazione di sentirvi incompresi” vi avrebbe detto Tonino Bello e “incalzate l’ulteriorità”. Non fermatevi a metà. Non cedete.
Eravate numerosi, oltre le attese. E avete così mostrato il bisogno che non solo voi ma anche tanti vostri coetanei coltivano con tempi e modalità diverse. Non scordatevi mai di loro e aiutate noi a non dimenticarcene!
Mi piace lo sguardo del Papa. Lo sguardo che fa sentire unici come quando ci si sente amati totalmente. Lo sguardo di chi ad un certo punto vorrebbe togliersi anche di mezzo per farvi sperimentare la Fonte stessa da cui proviene questa forza . Ecco cosa vi ha detto: “Cari giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Di più, vi dico una cosa molto bella. Non sono più io, è Gesù stesso che vi guarda ora, vi guarda, Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventù: “Non temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!”.
In punta di piedi, vorrei poterlo dire anche io ai giovani che incontro e incontrerò: Non abbiate paura! Sento di esprimere ancora un ringraziamento per i tanti adulti (preti-diaconi-laici-religiosi) che con tanta generosità si sono messi accanto e hanno reso possibile questa GMG. Anche loro tanto esemplari. Grazie!
Coraggio! Investiamo e scommettiamo di più sui giovani. Spesso non sono più nei nostri spazi tradizionali, sono altrove. Anche lì occorre arrivare e tentare di ripresentare e rivivere quello sguardo che accoglie, fa crescere e ama. Per essere noi pure radici di gioia. Oggi, non domani”.
Il buon Dio ci strabenedica.