Emergenza caldo. Sindacato degli edili a tutela della salute dei lavoratori nei cantieri. Stop alle attività nelle ore più calde
Di seguito una nota del sindacato degli edili Francesco Palese (FENEAL UIL), Francesco Agostini (FILCA CISL), Simone Di Marco (FILLEA CGIL):
“Le temperature bollenti di questi giorni, minacciano la salute e sicurezza dei lavoratori del settore delle costruzioni; per questo sosteniamo l’iniziativa unitaria di CGIL CISL e UIL che hanno chiesto alla Regione Lazio di intervenire con un provvedimento ad hoc volto a determinare le raccomandazioni per prevenire lo stress da calore per i lavoratori impegnati in tutte le attività ed in particolare per quelli esposti nelle ore più calde all’aperto o in locali non climatizzati.
Una condizione tipica del lavoro edile, che espone i lavoratori per diverse ore al sole con carichi di lavoro intensi e importanti e con il conseguente rischio di infortuni e malattie professionali.
Oltre i 35 gradi, sia reali che percepiti, e indipendente dall’orario del giorno, si devono sospendere le attività ed è possibile richiedere la cassa integrazione ordinaria per eventi meteo avversi; inoltre le imprese devono garantire gli strumenti di rilevazione della temperatura e dell’umidità ed una riorganizzazione del lavoro e degli orari.
Crediamo come FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL che siano fondamentali più pause durante la giornata lavorativa, garantire luoghi di ristoro e la corretta idratazione ai lavoratori. Per questo riteniamo fondamentale che le istituzioni, a partire dalla REGIONE LAZIO, intervengano a tutela della salute pubblica con ordinanze che sospendano le attività lavorative ed attivino i controlli necessari per la tutela dei lavoratori.”