Dimensionamento scolastisco 2024/25. Snals: “meno reggenze ma più tagli”.
Il dibattito sul nuovo dimensionamento scolastico previsto dal Governo a partire dal 2024/2025 sta entrando nel vivo. Il taglio di istituti è previsto dalla Legge di Bilancio 2023, e entro il 31 agosto il Governo dovrà emanare un decreto ministeriale ad hoc per rendere operativa la riforma. Ne parliamo da mesi in perfetta solitudine consapevoli che le cose che devono accadere prima o poi accadono. Abbiamo più volte sollecitato Regione e Provincia ad aprire un confronto per non farci sorprendere dalla pausa estiva e ritrovarci al rientro con i giochi già fatti.
Alcune regioni anche di opposti schieramenti hanno già avanzato dubbi e perplessità sulla questione, alcune di queste hanno già detto no ricorrendo alla Corte Costituzionale, altre hanno fatto sentire la loro voce nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Il Lazio non risulta tra questi. Il Ministro Valditara continua a rassicurare sul fatto che i nuovi parametri (900 alunni)non incideranno sui tagli perché saranno spalmati sul territorio. Ed è proprio questo che ci preoccupa dal momento che la nostra rete scolastica è la più debole nel Lazio per numero di alunni e per distribuzione di plessi dove era già complicato reggere il parametro 600 alunni. Lo stesso Ministro nelle sue frequenti esternazioni continua a ribadire che l’obiettivo non è la chiusura delle scuole, bensì la razionalizzazione delle reggenze, con un’aspirazione a eliminarle affinché ogni dirigente gestisca una scuola. Tradotto significa che le nostre scuole in reggenza (11 dallo 01/09/2023), sul totale nazionale di 866, sono potenzialmente aggregabili e come prima conseguenza si taglieranno posti di DS-DSGA con automatica riduzione del personale ATA. Poco importa se queste scuole sotto una dirigenza unica saranno dislocate a decine di chilometri in aree montane.
Insomma con il sano principio di razionalizzare si raggiungerà lo scopo di tagliare e lo si farà, come solitamente accade, sui territori più deboli e disagiati come appunto le nostre arre montane. La norma esiste già essendo stata approvata con l’ultima legge di bilancio 2023, con essa sono previsti tagli di sedi e organici che avranno effetto principalmente a partire dal 2024/2025.
In particolare è previsto un D.M del MIM di concerto con il MEF previo accordo in sede di Conferenza unificata Stato Regioni, per la determinazione dei criteri per la
definizione del contingente organico dei DS e DSGA e la sua distribuzione tra le Regioni, sia da adottare entro il 31 maggio dell’anno solare precedente all’anno
scolastico di riferimento. Decreto che, come abbiamo già detto, dopo il no della Conferenza Stato-Regioni, dovrà dunque essere pronto per il 31 agosto. Chissà se questo ennesimo grido di allarme verrà da qualche parte raccolto, da parte nostra non smetteremo di fare il nostro dovere che è innanzi tutto quello della tutela
del personale.
Luciano Isceri, SNALS Rieti