Centrale del Latte di Rieti. Bilancio 2022 in perdita per 350 mila euro
Negli uffici CLAR, nella mattinata di mercoledì 3 maggio, è stato presentato alla stampa il Bilancio 2022 della Centrale del Latte di Rieti. Presente il presidente Marco Lorenzoni:
“E’ la prima conferenza stampa inerente l’approvazione del Bilancio di questa azienda, fondata nel 1955 e con i suoi quasi 60 anni di cui 32 vissuti anche da me qui, in Consiglio di Amministrazione. Sono state altalenanti le performance della Centrale del Latte, soprattutto tra il ’90 e il ’93, quando non si capiva come salvare la CLAR. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati tutti, appena mi insediai. Allora il CdA aveva un’età media tra i 65 e gli 85 anni, io ero il più giovane, avevo 24 anni. Oggi sono arrivato ad avere 60 anni e sorrido – commenta Lorenzoni – il mio CdA è praticamente tutto più giovane di me. In questi sessanta e pasa anni di crescita della Centrale del Latte c’è stata una continua e costante crescita, quella che tutti gli imprenditori prediligono, quella che si sedimenta, quella che permette all’azienda di avere nel mercato un ruolo stabile. Dare ai clienti una sicurezza, una certezza, dalla piccola alla grande distribuzione che si serve del logo CLAR, trovando la qualità.
Il primo anno dopo questi ben 32 anni alla guida della CLAR che la Central del Latte chiude con una perdita di Bilancio di 350.000 euro, una voragine, comparandola con le nostre dimensioni aziendali. Tutte le cose, però, debbono essere sempre valutate con attenzione per capirne la nascita: C’è una parte esogena, dovuta alla crisi economica che ci portiamo dietro da 15 anni, poi la pandemia Covid che ancora si protrae per il terzo anno consecutivo, anche se più blanda. A questo poi uniamo un conflitto russo-ucraino che speravamo fosse il più veloce possibile, invece dopo due anni è ancora in essere. Questo ha portato morte, devastazioni e criticità a livello economico-mondiale. Nel 2022 abbiamo anche avuto la peggior siccità che si sia registrata in Italia negli ultimi 70 anni. Nel nostro settore agro-alimentare questa siccità si è fatta sentire molto, con diminuzione di produzione di granaglia, sementi, fieno, per le bovine. Per la CLAR il costo per l’elettricità è passato da 13mila euro a 45mila euro mensili, mentre il costo del gas da 16mila euro a 82mila euro mensili (+160,5%) – prosegue il presidente Marco Lorenzoni.
Questa perdita la definisco un incidente di percorso, che ha un’origine anche endogena, nata da un qualcosa che abbia affrontato deliberatamente, derivata da scelte ben precise del nostro Consiglio di Amministrazione, la prima è stata quella di tutelare la filiera locale, ossia, quando tutti i costi di produzione primaria del latte di stalla è esploso in maniera esponenziale, bisognava care appoggio economico agli allevatori e la CLAR ha fatto aumenti del prezzo del latte da un costo litro di 0.13 euro a ben 0.60 euro. Un incremento di costo pari al 54%. L’altra scelta ben ponderata è stata quella di quali riflessi avrebbe avuto sui consumatori finali qualora la Centrale del Latte avesse deciso di far pesare l’aumento dei cost sul prezzo dei prodotti. Non l’abbiamo nemmeno presa in considerazione questa opportunità, perchè il latte fresco sarebbe schizzato a 2,5 euro al litro. Questa scelta è stata profetica, in questo modo siamo riusciti a non aumentare il prezzo del latte al pubblico, tutte le società invece che hanno aumentato il prezzo finale del latte al pubblico hanno subito un crollo esponenziale delle vendite tra il 15% e il 20%.
L’ulteriore focus che la Centrale ha attenzionato è quello di non far perdere l’affezione che i consumatori hanno per l’azienda, per il marchio che abbiamo. Quando tutti gli input di costo si riabbasseranno, chi avrà tutelato il consumatore finale, senza diminuire la qualità, riuscirà a comare tutte le perdite che si sono accumulate nell’ano precedente. A tutte queste negatività, però, voglio dare anche un elemento positivo. Perchè dalle grandi difficoltà nascono grandi opportunità.
Nel 2022 abbiamo fatto questa scelta che ci ha premiato, i nostri litri di latte sono passati dai 9.231.346 milioni di litri nel 2021 agli 11.778.809 milioni nel 2022, un amento del +20.01%. Il fatturato è passato da 10.5 milioni di euro a 12.6 milioni di euro (+20.72%).
L’incidente di percorso va classificato come tale. Se saremo bravi come negli ultimi anni recupereremo le perdite e continueremo a dare stabilità all’Azienda. Perdere questi soldi è stato un grosso colpo per la nostra azienda, ma memore che corsi e ricorsi storici si ripetono sempre, in 32 anni i Soci hanno diviso tre volte gli utili, patrimonializzando sempre di più la CLAR. Profetico sono stato, perchè siamo arrivati dopo 32 anni a dover vivere un anno orribile, ma abbiamo la solidità per affrontare questa perdita” – conclude Marco Lorenzoni.