Vertenza Antica Pasta: lettera aperta di alcuni dipendenti
“Sono trascorsi ormai dieci giorni, ma cosa è accaduto? cosa succederà? doveva veramente andare così? – se lo chiedono Riccardo Fabrizi Federico Festuccia Monica Grossi Valerio Mancini Alessio Pirri Alessio Renzi Silvia Sciacca Sara Scoppetta – Domande che purtroppo, ad oggi, ancora non trovano risposte nonostante summit, riunioni, incontri ed interviste.
Chi scrive è un gruppo di dipendenti di Antica Pasta, alcuni di quei dipendenti non più in forza lavoro oppure ancora sospesi in un limbo, dipendenti da poco assunti e dipendenti che invece hanno avuto modo di veder nascere quel marchio, ma che comunque hanno contribuito allo sviluppo ed alla crescita di un’Azienda che, dopo anni di impegno e sacrificio, è riuscita ad imporsi grazie alla qualità dei suoi prodotti, generando probabilmente anche invidia nella collettività, un’Azienda che stava dando lavoro e dignità ad oltre quaranta famiglie e che per questo merita rispetto e non di essere screditata.
Siamo alcuni di quei lavoratori a cui, pur trovandosi in difficoltà come tutti gli altri, non è però stata data voce forse perché non appartenenti a nessuna sigla sindacale ed allora, abbiamo deciso di metterci la faccia così come stanno facendo oggi i nostri datori di lavoro e come hanno fatto anche quel 14 aprile scorso, pur potendo farne a meno, mentre, davanti alla nostra Azienda chiusa, in presenza anche dei Rappresentanti Sindacali, con dispiacere, disperazione, rabbia ed impotenza, annunciavano le difficoltà e la conseguente sospensione della produzione per cause di forza maggiore, consapevoli delle responsabilità nei confronti di tutti noi, sconvolti per qualcosa che non si sarebbero mai aspettati, ma comunque pronti e disponibili nel cercare una soluzione dimostrando di non tirarsi indietro.
Vorremmo quindi si riflettesse anche su alcune dichiarazioni rilasciate totalmente fuori luogo ed infondate in cui li si accusa di voler approfittare della situazione per farsi da parte abbandonando gli operai al proprio destino.
Noi siamo quei lavoratori che, pur sapendo sarebbe stata una posizione scomoda, hanno deciso di schierarsi, a difesa non soltanto della situazione personale di ognuno di noi poiché abbiamo famiglie di cui prenderci cura, figli da crescere e mutui da pagare, sicuramente a difesa della nostra Azienda perché abbiamo una dignità professionale e lavorativa da tutelare, ma soprattutto a difesa di coloro che hanno dato vita al marchio Antica Pasta e lo hanno reso conosciutissimo ed apprezzato nel territorio laziale e non solo, di coloro che con amore e con passione hanno portato avanti un progetto di vita e di lavoro mostrandosi sempre e comunque precisi e puntuali nei confronti dei propri dipendenti, rispettando gli impegni da loro presi ad eccezione dell’ultima mensilità e sicuramente non per loro volontà. A seguito delle dichiarazioni fatte al tg regionale andato in onda il 24 aprile scorso, non possiamo e non vogliamo quindi accettare accuse, illazioni, cattiverie gratuite ed insinuazioni mosse da chi non conosce e non ha vissuto in prima persona Antica Pasta, ma vogliamo sostenerla perché per quell’Azienda sono stati fatti sacrifici, sono stati affrontati e superati momenti difficili; abbiamo resistito e non ci siamo arresi neanche negli ultimi anni quando covid, guerra e rincari ci hanno messi con le spalle al muro e, seppure con difficoltà, siamo andati avanti ed i risultati ottenuti ci stavano pian piano dando ragione.
Non ci aspettiamo azioni momentanee circoscritte all’immediato futuro, ma ci auguriamo soluzioni a lungo termine, che mantengano la nostra dignità come lavoratori e assicurino il proseguimento di una sana attività artigianale quale è la nostra restituendole il prestigio di un marchio conosciuto, apprezzato e richiesto.
Non vogliamo entrare nel merito di eventuali errori, colpe ed omissioni, non è sicuramente né nelle nostre competenze né nelle nostre pretese, ma ciò che chiediamo ai “piani alti” e che sinceramente ci aspettiamo è che, proprio perché siamo un’eccellenza del territorio, almeno è così che ci hanno definito, aiutino la nostra Azienda guidandola in un percorso verso il futuro; ci auguriamo che stavolta la burocrazia ed i burocrati che sono soliti apparire in queste circostanze, ci smentiscano e trovino delle soluzioni adeguate.
Ringraziando per lo spazio e la voce concessi, vogliamo concludere esprimendo per l’ennesima volta la nostra vicinanza ed il nostro sostegno a Valerio ed a Simona e ribadire che insieme è possibile raggiungere traguardi anche insperati.
Se ci fosse la possibilità di ripartire, nonostante tutto e tutti, ed avrete ancora la voglia di mettervi in gioco e riprovarci, se vorrete, noi ci saremo!”