Partecipato il workshop della Asl di Rieti sul futuro della sanità territoriale
Dall’alleanza nata durante la pandemia con gli Enti istituzionali, le Forze dell’Ordine, i Sindaci, il mondo della Scuola e dell’Associazionismo, nasce una nuova stagione di collaborazione, confronto e condivisione con tutti i rappresentanti della comunità del reatino sulle sfide che attendono la Asl di Rieti tra nuove progettualità e innovativi modelli di erogazione dei servizi sanitari e socio assistenziali, anche attraverso l’impiego di strumenti digitali.
E’ stato questo il fil rouge che ha accompagnato i lavori del workshop “INSIEME, per un nuovo modello di servizi socio – sanitari” che si è svolto lo scorso 17 e 18 aprile presso il Polo culturale S. Lucia a Rieti. Ad aprire i lavori il Direttore Generale f.f Anna Petti e il Direttore Sanitario Assunta De Luca. Il Sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi ha portato i saluti dell’amministrazione comunale complimentandosi con la Asl per il lavoro svolto nel corso degli ultimi anni e per l’approccio con cui l’Azienda ha voluto condividere con la comunità progettualità e modelli di erogazione dei servizi sanitari. Tra gli intervenuti, per l’Università Sapienza di Roma con cui la Asl ha attivato un percorso di collaborazione il professor Antonio Angeloni, il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Rieti Enrico Tittoni, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba. Per due giorni, dirigenti medici, amministrativi, tecnici, personale infermieristico aziendale, insieme alle Associazioni di pazienti, agli Ordini professionali, alla Medicina convenzionata e agli Specialisti ambulatoriali interni si sono ritrovati a lavorare ad un progetto comune che si è sviluppato su tre diverse direttrici: la prima dedicata alla digitalizzazione e alla telemedicina per superare la fisicità dei luoghi, la seconda ai percorsi di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale per assicurare al paziente un’assistenza globale e il terzo alla presa in carico e continuità delle cure per riconoscere il paziente in ogni contatto con il servizio sanitario. Per ogni direttrice i partecipanti hanno identificato alcune parole chiave: “consapevolezza interna ed esterna”, “corretta e continua comunicazione” tra tutti i soggetti chiamati a lavorare per migliorare il sistema sanitario locale, “formazione continua e mirata” dedicata a personale aziendale, associazioni e cittadini. Parole chiave che sono state riprese ed enfatizzate dai Sindaci e dai referenti delle associazioni di pazienti e del terzo settore protagonisti della tavola rotonda di chiusura del workshop: l’obiettivo condiviso da tutti i presenti è stato quello di lavorare ancor più sinergicamente per affrontare le sfide future a beneficio di tutta la comunità.
Per l’Azienda il territorio e la sua integrazione con l’ospedale restano la pietra angolare su cui progettare una sanità sempre più a misura di cittadino: diversi i progetti integrati condivisi già realizzati o in corso di realizzazione: le 4 Centrali Operative Territoriali, una delle quali già attivata a Rieti, 7 Case di comunità (la prima in corso di realizzazione a Magliano Sabina), 2 Ospedali di comunità, i Piani di zona realizzati in collaborazione con i Distretti sociali, il Progetto SNAI per mettere al “centro” le Aree interne, che ha visto la nascita dell’Infermiere e dell’Ostetrica di comunità, il Piano aziendale di Prevenzione e di Equità, l’Alfabetizzazione digitale dedicata agli anziani che la Asl proprio in questi giorni sta avviando grazie ad un corso dal titolo “Terza età digitale” realizzato in collaborazione con associazioni e organizzazioni sindacali.
I risultati ottenuti nell’ultimo quadriennio rafforzano l’avvio di questa nuova stagione dopo gli anni difficili del Covid. La progressiva riduzione della mobilità passiva, scesa del 25%, la realizzazione e implementazione di servizi importanti come la struttura riabilitativa di Poggio Mirteto e l’Hospice a completa gestione pubblica, la Rems, la nascita di un nuovo modello di assistenza domiciliare, che tra il 2019 e il 2022 ha raddoppiato le prese in carico raggiungendo le 107mila prestazioni, la progressiva riduzione delle liste di attesa ambulatoriali e chirurgiche grazie ad un piano di efficientamento che ha permesso all’Azienda di garantire le prestazioni “sentinella” attestandole sopra la media regionale, la riorganizzazione dell’attività interna al Presidio ospedaliero e l’avvio di nuove regole per la gestione del sovraffollamento al Pronto Soccorso, così da fornire risposte più appropriate ai pazienti, l’ingresso dell’Università Sapienza di Roma al De Lellis con la clinicizzazione di due reparti e con l’obiettivo di far diventare l’Azienda sede di un percorso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Sapienza. Si tratta di risultati importanti che vanno monitorati e migliorati nel tempo. Per farlo l’Azienda raccoglie le istanze e le riflessioni emerse durante l’evento consapevole della necessità di lavorare ancor più sinergicamente per affrontare le sfide future a beneficio di tutta la comunità.
In tal senso, al termine della tavola rotonda, sono stati identificati gli strumenti operativi che saranno oggetto di un “accordo di intenti” tra Asl, istituzioni e terzo settore, attraverso i quali realizzare le tre direttrici su cui si sono incentrati i lavori del workshop, che hanno come obiettivo il coinvolgimento a 360 gradi del cittadino.