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Servizio mensa per le scuole inadeguato? L’Assessore ai servizi sociali del Comune Palomba risponde ad un gruppo di genitori

“Premesso che durante il corrente anno le segnalazioni pervenute, di cui qualcuno ha fatto cenno, sono state tutt’altro che numerose, occorre rammentare che, secondo le linee guida nazionali per la ristorazione scolastica, a scuola una corretta alimentazione ha il compito di educare il bambino all’ apprendimento di abitudini e comportamenti alimentari salutari”. Il menù base, le diete speciali, le relative ricette e grammature, sono state redatte da personale professionalmente qualificato, secondo le linee guida suddette e le normative di settore che prevedono, tra l’altro, la frequenza di consumo di alimenti e gruppi di alimenti riferiti al pranzo nell’arco della settimana scolastica, ivi indicando tutti i gruppi di alimenti che si ritiene opportuno siano consumati, tra i quali vi sono il pesce e le uova .

In merito al grado di cottura delle pietanze , la società già dallo scorso anno ha riferito che tutte le preparazioni sono cotte secondo le norme generali. Quanto alle posate poco robuste, l’argomento era stato oggetto di una seduta della commissione mensa dello scorso anno scolastico. Su segnalazione dell’Ente, la società aveva già provveduto a cambiare il fornitore. Il Comune di Rieti, inoltre, non ha mai ricevuto alcuna segnalazione riguardo a presunti ‘cambi repentini di menu del giorno’. E ancora, sulla vicenda del capello e degli insetti (non meglio specificata), si precisa che, essendo priva di concreti ed oggettivi riscontri, si è nella totale impossibilità di confermare o supportarne la fondatezza. Ciò che è certo è che i controlli di qualità cui viene sottoposta la ditta hanno sempre dato esito positivo. Nonostante ciò, vista la segnalazione, l’Ente ha provveduto ad allertare il servizio SIAN della ASL, servizio deputato alla tutela della salute dei cittadini in ambito di sicurezza alimentare, con funzioni di controllo.

A tutt’oggi, comunque, non è pervenuta alcuna risposta. Infine, sulla segnalazione del 6 marzo 2023 occorre rilevare che non è stato comunicato un “guasto al servizio mensa”. La società ha provveduto a comunicare una improvvisa e non preavvertita interruzione della fornitura di energia elettrica che non ha permesso di ultimare la preparazione dei pasti. Il Comune si è attivato immediatamente, comunicando a tutti gli istituti scolastici l’accaduto e segnalando che sarebbe stato distribuito il secondo piatto, il contorno e la frutta, come effettivamente è stato. Il tutto con preghiera di voler prontamente avvisare i genitori. Si è operato ritenendo opportuno  avvertire i genitori in tempo utile per poter eventualmente andare a prendere i bambini a scuola ove ritenuto. L’interruzione di cui trattasi si è dunque verificata per una causa di forza maggiore, a fronte della quale, a norma di capitolato di appalto, è possibile sia la somministrazione di panini che di piatti alternativi. Né si sarebbe potuto prendere che in sole due ore la mensa potesse preparare 1.041 panini, dovendo reperire le materie prime  necessarie.

Ad ogni buon conto, si sta provvedendo a chiedere riscontro in merito alla improvvisa interruzione di energia elettrica, in modo da valutare l’eventuale adozione di azioni. Quanto alla segnalazione di “strani mal di pancia soprattutto dopo l’assunzione di alcuni cibi”, si rappresenta che nessuna segnalazione è pervenuta in tal senso e quando una segnalazione di questo tipo è pervenuta durante lo scorso anno scolastico, si è immediatamente avvisato il SIAN delle Asl, che è subito intervenuto con accesso presso il centro cottura e prelievo del pasto campione. All’esito delle analisi eseguite non è stata riscontrata alcuna irregolarità. Si ricorda, in ogni caso, che questi servizi sono oggetto di periodici e puntuali controlli da parte delle autorità preposte.

Quanto al menu territoriale preme rilevare come nel menu attualmente erogato siano serviti ai bambini anche i piatti della tradizione locale quali: fregnacce al pomodoro, fregnacce alla sabinese, mezze maniche alla amatriciana, stracci alla antrodocana, spezzatino di abbacchio e patate.  Le abitudini alimentari delle diverse etnie, dei bambini appartenenti ai più disparati credo religiosi o che chiedono una particolare dieta per motivi etici sono scrupolosamente osservate secondo le indicazioni e le richieste dei genitori. Per questi bambini viene elaborato quotidianamente un apposito pasto. Insomma, tutto ciò chiarito, viene davvero il sospetto che certe polemiche, ingigantite ad arte, siano spinte da qualcuno con evidenti obiettivi di strumentalizzazione e non certo volti a contribuire ad un miglioramento del servizio reso che, tuttavia, sotto il profilo della qualità del prodotto somministrato è già ampiamente garantito”.